Orsay

Informazioni turistiche sul museo D'Orsay



Oltre ai dipinti impressionisti, questo museo espone anche arti decorative, fotografie e arti dello spettacolo. Il palazzo sorge sui resti del vecchio Palais d'Orsay distrutto durante la Comune. Nel 1900 lo Stato permise ad una compagnia di edificare una stazione più grande di Gare d'Austerlitz. Nel 1898 Victor Labour riuscì ad integrare l'edificio ferroviario, con il contesto aristocratico  creò tecnologie moderne e funzionali, camere d'albergo che circondavano la stazione. La stazione e l'hôtel furono inaugurati nel 1900 e l'atrio era così elegante che venne definito “Il Palazzo delle Belle Arti”. Per molti anni la stazione d'Orsay è stata il maggior centro di comunicazione della Francia. Nel 1939 i treni a lunga percorrenza, dotati di molti vagoni, non si fermavano più perchè le piattaforme erano troppo corte allora la stazione venne usata per molteplici funzioni come smaltimento della posta, accoglienza per i prigionieri di guerra, set di film e casa d'aste. In seguito volevano demolirlo per creare al suo posto un complesso alberghiero ma nel 1977 il presidente in carica, lo rese un museo di tutte le arti dell'Ottocento. Gli architetti restaurarono l'edificio e il Museo d'Orsay venne inaugurato nel 1986 da Mitterand con opere degli impressionisti.

Le collezioni
Le opere esposte nel museo appartengono ad un periodo famoso dell'arte contemporanea, sono state aggiunte nuove tematiche di colori e composizioni della pittura e della fotografia. I lavori sono collocati in ordine cronologico.

Il piano terra
I reperti che appartengono a questa collezione non sono famosi come quelli dell'epoca impressionista e il Salone Annuale, che a quel tempo li mostrava, erano da esempio per gli altri autori. Le immagini di riferimento le creano Ingrès e Delacroix e sono state modello di imitazione per le opere realizzate in seguito. Questi lavori sono situati nella prima sala posta all'entrata, a destra, a sinistra si trovano i paesaggi della scuola Barbizon che raffigurano l'ideale della natura e rifiutano le regole accademiche. Alcuni quadri di Miller e Daumier infatti dimostrano la loro impronta umanistica e realistica. Il maggior esponente del Realismo fu Gustave Courbert che dipinse la vita contemporanea nella sua vera realtà e un suo quadro venne esposto dopo tanto tempo perchè ritenuto troppo esplicito sessualmente. In questo piano ci sono dipinti precedenti al 1870 di Manet che con il suo quadro Olimpia, scatenò uno scandalo in quanto aveva ritratto una prostituta. Con gli autori Monet, Degas e Bazille si introdusse una nuova tecnica di ombre e luci. Al centro della sala ci sono sculture in stile neoclassico.

L'ultimo piano
Nell'ultimo piano si conservano nel periodo che intercorre tra il 1874 e il 1886, gli artisti di questa epoca vedevano le cose in modo rinnovato; la prima mostra degli impressionisti si tenne nel 1874 e gli autori, criticando il quadro di Monet l'Impressione, adottarono quest'ultima parola per denominare la loro corrente artistica. Nelle sale sono messi in mostra dipinti di Manet, di Moreau-Nélaton, di Whistler, di Degas, di Renoir. I quadri di Cézanne che nei suoi dipinti si staccò dagli impressionisti e curò molto il colore e la composizione, da egli infatti rimasero plagiati sia Picasso che Matisse. Nella Galleria Bellechasse si possono ammirare collezioni di artisti degli anni successivi.

Il piano intermedio
In questo luogo si possono trovare lavori generici e decorazioni monumentali del periodo del Terzo Impero. Molte di queste opere sono state prese in prestito dal vicino Museo Rodin, soprattutto le sculture in gesso.
I pittori Bonnard, Vuillard e Denis usavano la pittura come tecnica decorativa per adornare la vita di tutti i giorni. Le sale espongono reperti dell'art nouveau; oggetti diversi, mobilio, vetrerie e mosaici, tutti danno l'idea dello stile di questo periodo artistico. Rinomata è la Sala da Pranzo di Charpentier, una elegante stanza tutta in legno con decorazioni di fiori.

La fotografia
Il Museo d'Orsay inoltre custodisce anche delle immagini dei primi anni della nascita della fotografia; in ogni piano si possono ammirare le collezioni delle prime immagini impresse nelle foto fisse e in movimento.

 

 

 

 

 

 

 

 

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